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Quest'opera affronta la tematica della non punibilità per particolare tenuità del fatto introdotta con il Decreto legislativo 16 marzo 2015, n. 28. Tale istituto giuridico, che comporta la non punibilità di reati risultanti particolarmente esigui sul piano del disvalore oggettivo, attribuisce dignità al principio costituzionale di offensività. Il legislatore, infatti, si è mosso nell'ottica di un bilanciamento tra i principi costituzionali dell'obbligatorietà dell'azione penale (art. 112 della Costituzione) e della finalità rieducativa della pena, nonché della sua necessaria proporzione con la condotta. Fra gli argomenti affrontati nel volume si segnalano: i presupposti applicativi del nuovo istituto, le diverse fasi del procedimento penale, l'efficacia applicativa dell'istituto, la particolare tenuità del fatto nel procedimento davanti al Giudice di pace e nel procedimento minorile. Sono riportati, in particolare, i più recenti orientamenti interpretativi consolidatisi nella giurisprudenza in materia, con peculiare riguardo per la casistica relativa a: abusivo esercizio di una professione, atti osceni, bancarotta, dichiarazione dei redditi infedele, disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone, evasione, falso in bilancio, furto, guida in stato di ebbrezza, lesioni personali colpose gravi, maltrattamento di animali, mancato versamento delle ritenute previdenziali, molestie, omissione di soccorso, sicurezza sul lavoro, truffa, violazione di domicilio, violenza sessuale. In calce al Volume è pubblicato per esteso il testo del decreto legislativo n. 28/2015 recante disposizioni in materia di non punibilità per particolare tenuità del fatto.